Il volume “Ginocidio. La violenza contro le donne nell’era globale”, edito da Eleuthera e scritto da Daniela Danna, affronta il tema della violenza contro le donne. L’autrice lo definisce “ginocidio” in quanto questa violenza viene “giustificata” dal giudizio maschile sull’inferiorità sociale femminile e dal desiderio di controllo del corpo delle donne da parte degli uomini attraverso le limitazioni alla sessualità ed alla vita sociale.
Il libo, articolato in due parti, è basato su un doppio approccio alla violenza ginocida. Nella prima parte descrive ed analizza stupri, maltrattamenti in famiglia, omicidi, violenza culturale, istituzionale ed economica, fenomeni visti come azioni sociali e non individuali correlate alla disuguaglianza tra i generi presente in una data società. La seconda parte utilizza un approccio geografico, mettendo a confronto scenari diversi come quelli di Italia, Paesi scandinavi, Americhe, Europa dell’Est e Paesi musulmani.
Sotto la spinta della globalizzazione, quel potere patriarcale che in Occidente sembrava destinato a un irreversibile declino è tornato prepotentemente sulla scena. E fa strage di donne: 14.000 donne uccise annualmente nella Russia post-sovietica, 1.800 donne ammazzate in un biennio in Pakistan per “motivi d’onore”, oltre 400 donne messicane impunemente assassinate nell’ultimo decennio a Ciudad Juí¡rez…