In Brasile la presidente Dilma Rousseff ha firmato una legge che inasprisce le pene per l’omicidio di donne e ragazze, vittime di violenze domestiche, con la reclusione tra i 12 ed i 30 anni. Nei casi di omicidio di una donna incinta le pene previste sono anche più severe.
La nuova legge inserisce il femminicidio nel codice penale, ritenendo crimine efferato l’omicidio di donne a causa di domestica, violenza domestica, di genere o di discriminazione.
Il presidente brasiliano ha annunciato tramite il suo account Twitter che sancire questa legge è stato un passo verso il rafforzamento della giustizia per le donne.
Legislazioni simili sono state adottate in altri paesi dell’America Latina come El Salvador, il paese con il maggior tasso al mondo di omicidi legati a violenze domestiche.